Franco Montesanti, romano (1943-2016), è stato poeta, critico e soprattutto traduttore. Apparteneva alla generazione del Sessantotto e, come poeta, apparve nella nota antologia del 1975 Il pubblico della poesia, in cui Alfonso Berardinelli e Franco Cordelli avevano fotografato le tendenze poetiche contemporanee. Della sua produzione poetica si ricorda la raccolta Sismografie (2003), mentre gli articoli pubblicati tra gli anni Settanta e Ottanta su Avanti! e il manifesto testimoniano la sua attività di critico.

Conosciuto soprattutto come attento traduttore, di una cura puntigliosa e maniacale nel suo lavoro, Montesanti ha firmato traduzioni da Apollinaire, Aragon, Mérimée, Segalen, Enzensberger. La sua radicalità intellettuale e il suo carattere schivo, a disagio nella dimensione pubblica, lo condussero progressivamente all’isolamento nell’ultima parte della sua vita.